venerdì 6 febbraio 2009

Italia-Usa, l'addio di Spogli tra critiche e appelli a fermare il declino

Roma, 5 feb. (Adnkronos) - "Mattone dopo mattone, testa dopo testa, non e' una missione impossibile" cambiare l'Italia. Anche Ronald Spogli, ambasciatore inviato da George w. Bush a Roma nel 2005 e ora in partenza dopo l'insediamento di Barack Obama, sembra essere stato contagiato dal messaggio di change del nuovo inquilino della Casa Bianca, ma sembra interessato a predicarlo nella terra da dove i suoi avi partirono per l'America.Una terra di cui l'ambasciatore italoamericano non esita a fare, con il linguaggio poco diplomatico - lui lo definisce "schietto" - che lo contraddistingue, un ritratto quanto mai lucido e impietoso nel dettagliare le ragioni che hanno posto "l'Italia in una condizione di relativo declino, che ha portato il Paese ad essere considerato da alcuni come il 'malato d'Europa".
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