A rischio anche i reattori 5 e 6.
FUKUSHIMA (GIAPPONE) - Peggiora di ora in ora la situazione della centrale nucleare di Fukushima 1. Verso le 6 ora italiana (le 14 in Giappone) una nuova esplosione si è sentita dall'interno della centrale. A quanto si è appreso, è dipeso dal fatto che è finito il gasolio per alimentare i gruppi elettrogeni. Così l'energia è mancata e le pompe che stavano inondando il reattore di acqua di mare si sono fermate. L'altissima temperatura del nucleo radioattivo ha fatto evaporare gran parte di quello presente e provocato l'esplosione, seguita da un incendio, che sta liberando in atmosfera iodio e cesio radioattivi e molto inquinanti. Un altro incendio ha riguardato anche il reattore 4, dove l'altissima temperatura (anche qui il nocciolo non è refrigerato nella maniera adeguata) ha provocato un incendio del materiale nucleare. Si tratta dello stesso tipo di incidente successo a Chernobyl: allora bruciò la grafite, qui brucia direttamente il materiale radioattivo. E anche in questo caso c'è il rilascio di grandi quantità di materiale radioattivo tra i fumi della centrale. E che ci sia una grande quantità si materiale radioattivo nell'atmosfera non è solo una opinione. Sono ormai 17 i marines della portaerei Ronald Reagan contaminati, al punto che la portaerei stessa si è allontanata dalla zona, andandosi a mettere sopravvento. Non solo: a Maebashi, città a 150 Km. dalla centrale di Fukushima, si registra un aumento notevole della radioattività, anche se siamo entro limiti ragionevoli; ma anche a Tokyo, 250 Km. dalla centrale nucleare i contatori geiger stanno cominciando a registrare un aumento della radioattività dell'atmosfera. Al punto che il governo, secondo quanto riferisce Repubblica, sta studiando un piano per evacuare l'intera capitale, se fosse necessario. L'unica buona notizia è il ritrovamento di 1300 persone, date per disperse, sull'isola di Oshima, nella prefettura di Miyagi. Nonostante il terremoto e lo tsunami, sono riuscite a sopravvivere alla distruzione avvenuta intorno a loro
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