martedì 14 aprile 2009

Una prima promessa autoritaria

Nel silenzio assordante dei maggiori giornali (pure dei giornali cosiddetti “liberi”) il nostro Presidente del Consiglio ha tranquillamente annunciato di voler mettere in atto una svolta autoritaria. Non sarebbe certo la prima volta nel mondo e neanche in Italia, ma almeno in passato si è cercato di nascondere o comunque giustificare gli atti autoritari, dando loro un’immagine diversa. Ora no. Adesso il premier non si fa particolari problemi e parla molto chiaramente. E osservando la reazione da parte dei politici, della cosiddetta opposizione e dei giornali, non si può dire che faccia male! Infatti, pochi giorni fa, Berlusconi si è particolarmente infastidito della presenza in Italia di giornali che addirittura hanno osato mostrare una lunga serie di sue gaffes nello spazio di pochissimi giorni. Probabilmente si è infastidito ancora di più per il fatto che tali gaffes sono ben visibili a tutti per mezzo di youtube e tutti si possono rendere conto del ruolo di Berlusconi durante gli incontri internazionali, non molto dissimile da quello del comico, più o meno volontario. Possiamo ricordare, ad esempio, quella più divertente, svoltasi il primo d’aprile a Londra, durante il G-20. Berlusconi, subito dopo la foto di rito con tutti i presidenti, inizia a gridare senza alcun preciso motivo “mr. Obamaaa”, non curandosi della solennità del momento, del fatto di trovarsi tra i 19 uomini più importanti della Terra, né della presenza della regina Elisabetta, la quale, infatti, piuttosto infastidita che stupita, si chiede chi sia quell’uomo, cioè più precisamente cosa ci faccia lì. Che poi è quello che si chiedono un po’ tutti.
Continua ...
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