sabato 30 maggio 2009

C’era una volta il Bel Paese - di Roberta Serdoz

Silvio Berlusconi e l’Italia si preparano ad ospitare il summit G8 nel bel mezzo di uno scandalo personale e non solo. Se è vero che nel nostro paese non va troppo di moda dire la verità, se –come ormai è dimostrato- siamo ben lontani dai moralismi americani, è pur vero che la “questione morale” del premier ha scavalcato i confini nazionali travolgendo, tra gossip e inquietudini politiche, prima l’Europa e ora l’America. Basta buttare un occhio alle edizioni on line dei quotidiani stranieri dell’ultima settimana per cogliere il malumore che sta accompagnando quella che solo Berlusconi e la sua maggioranza continuano a definire una “farsa da campagna elettorale”. Duri, anzi durissimi i giornali britannici: “influenza nefasta; malefico atteggiamento che potrebbe trascinarsi dietro l’intero vecchio continente” scrive il Times mentre The Guardian ironizza sul gelo che si starebbe creando persino con i coniugi Blair. L’International Herald Tribune, dedica una grande foto al premier ed un articolo a quattro colonne posizionato al centro, subito sotto l’apertura. Oltreoceano, il New York Times sferra il colpo. Nell’edizione del 29 maggio titola in prima: “Le scappatelle del premier sollevano alzate di ciglia”. L’articolo racconta la cronaca attenta degli ultimi giorni, della tolleranza degli italiani nonostante, scrive il giornale, “il premier abbia passato il segno”. Forse non interessarà al Presidente del Consiglio sapere che il popolo del web si è veramente irritato: non ha risparmiato feroci critiche all’uomo, alla sua gestione politica e anche alla sua vita personale, accusandolo di aver ridicolizzato l’Italia e i suoi cittadini attori, non per scelta, di una fiction ai limiti del buon gusto.
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http://www.articolo21.info/8520/notizia/cera-una-volta-il-bel-paese.html

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