lunedì 10 agosto 2009

In nome della libertà di informazione e della democrazia, non possiamo più sopportare...

Caro Direttore,
crediamo anche noi che sia una cosa che non dobbiamo più sopportare, non possiamo più sopportare che la Rai, la nostra televisione pubblica sia l'unica televisione al mondo che con i soldi di tutti sostenga gli interessi personali, economici e politici del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Le riflessioni di Aldo Grasso e il bel titolo: "Tocca all'informazione salvare il futuro del servizio pubblico" ci chiamano inevitabilmente in causa. La lottizzazione contro la quale ci battiamo invano da anni c'e' sempre stata (la legge Gasparri l'ha tuttavia benedetta), ma quel che accade oggi segna il punto piu' nero da sempre del servizio pubblico radiotelevisivo.La storiaccia della trattativa rotta con Sky che impedisce a milioni di italiani di vedere alcuni canali Rai non piu' presenti sulla piattaforma di Murdoch, le nomine a senso unico varate, su proposta del Dg Mauro Masi dal Cda danno la misura di un asservimento quasi totale al signor Berlusconi. E' impensabile che le gerarchie delle testate, cosi' come sono state configurate, ci consentano di raccontare la vera Italia e di fare servizio pubblico. Dobbiamo, pero', in qualche modo salvare con l'articolo 21 della Costituzione,la qualità della democrazia e anche la reputazione di professionisti della stragrande maggioranza dei giornalisti Rai, che a questo gioco non ci sta,non accetta di starci.Cercheremo di farlo promuovendo una resistenza interna e una mobilitazione esterna di risveglio civile aperta alla società, ai sindacati, alle forze politiche di opposizione, ma auspicabilmente anche di maggioranza, che non vogliono subire negli equilibri interni la dittatura mediatica del Presidente del consiglio. E' per noi punto di non ritorno,l'attacco al Tg3, che, ha accresciuto negli ultimi tempi gli ascolti perche' ha fatto, diversamente da altre testate, giornalismo sullo scandalo escort-Berlusconi. La sfida e' lanciata. Confidiamo naturalmente nel sostegno di Garimberti, di Zavoli e soprattutto del Presidente Napolitano. No, in nome della libertà di informazione e della democrazia, non possiamo più sopportare...
http://www.articolo21.info/8818/notizia/in-nome-della-liberta-di-informazione-e.html

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