giovedì 17 settembre 2009

Manifestazione per libertà di stampa, Fnsi chiede diretta Rai

Franceschini: Prova di libertà. Bersani: Nessuno ci metta cappello.
Senza bandiere o slogan di partito, ma con tanto spirito di opposizione: la manifestazione di sabato per la libertà di stampa promossa dalla Fnsi, il sindacato dei giornalisti, avrà inevitabilmente toni molto critici nei confronti del Governo e del presidente del Consiglio, che a Porta a Porta ha rincarato la dose contro i giornalisti "farabutti". La Fnsi protesta e chiede alla Rai di riparare il danno fatto. E dopo mesi di scontri politici sull'informazione e dopo lo spostamento di Ballarò per far posto al Porta a Porta sull'Abruzzo con Silvio Berlusconi, oggi lo stesso Dario Franceschini, leader del principale partito di opposizione, ha sottolineato con calore il valore dell'appuntamento: "Mi pare che sia una gran bella prova di libertà, soprattutto senza colore, perchè quando si tratta di difendere la libertà di informazione non contano i gruppi editoriali, i colori dei partiti, ma andare a difendere una libertà essenziale per il nostro Paese". Il suo rivale nella corsa alla segreteria del Pd, Pier Luigi Bersani, ha garantito la sua presenza, chiedendo però che "nessuno metta il cappello sulla manifestazione". 'Informazione, no al guinzaglio. Diritto di sapere, dovere di informare': su questo slogan, la Fnsi, che aveva iniziato a mobilitarsi fin dall'inizio del percorso parlamentare della legge sulle intercettazioni, definita 'legge bavaglio', ha raccolto centinaia di adesioni di singoli e di associazioni e il discreto sostegno di una parte del mondo dell'informazione e Domani l'iniziativa verrà presentata in una conferenza stampa a Roma. Ma ha già fatto il pieno delle adesioni, e fra queste quelle utili a richiamare in piazza il 'popolo di sinistra' e quello cattolico progressista come la Cgil nazionale, l'Arci, la Fiom Cgil, lo Spi Cgil, l'Auser, l'Associazione partigiani, il Comitato insegnanti precari, la Rete deglistudenti, l'Unione degli studenti, le Acli, le comunità cristiane di base, il movimento Noi siamo Chiesa, il giornale di Pax Christi Mosaico di pace, intere redazioni giornalistiche e Comitati di redazione, intellettuali e personalità della cultura e dell'informazione, uno per tutti Michele Santoro che proprio in questi giorni è impegnato in un braccio di ferro con la Rai sulla mancata conferma (finora) dei contratti per Marco Travaglio e le troupes della sua trasmissione Annpozero. Poi ovviamente i partiti: Rifondazione, l'Idv, il Pd ci saranno, rispettando la discrezione richiesta dagli organizzatori (niente bandiere) ma con i leader a caccia di telecamere per esternare il loro pensiero. La Federazione della Stampa ha rilanciato ieri l'allarme per la minaccia sulla libertà di stampa, commentando in una nota le parole di Berlusconi. "Ieri sera, in una delle pagine più vergognose di quello che si fa sempre più fatica a chiamare servizio pubblico, è stato consentito al presidente del Consiglio di insultare in modo indiscriminato i giornalisti italiani, della carta stampata e della televisione. La Fnsi chiede al vertice Rai dove e come verrà garantito, nelle prossime ore, il diritto di replica ai 'troppi farabutti'". Il sindacato dei giornalisti chiede quindi "se la Rai intenda almeno coprire con la diretta la manifestazione di sabato prossimo in piazza del Popolo, nata da un allarme che dal 'Porta a Porta' di ieri sera ha ricevuto la più preoccupante delle conferme".
http://notizie.virgilio.it/notizie/top_news/2009/09_settembre/17/manifestazione_per_liberta_di_stampa_fnsi_chiede_diretta_rai,20744895.html

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