lunedì 19 ottobre 2009

Iran: rappresaglie verso Usa e Israele. A Vienna vertice difficile sul nucleare

Teheran, 19 ott. - (Adnkronos/Aki/Ign) - Nel giorno del nuovo incontro a Vienna tra Usa, Russia, Francia e Iran per discutere del programma nucleare di Teheran, il capo dei pasdaran, Mohammed Ali Jafari, minaccia "rappresaglie" contro Stati Uniti e Israele dopo l'attentato di ieri. Ali Jafari punta il dito contro gli apparati d'intelligence dei due Paesi ritenendoli responsabili dell'attacco ai vertici delle guardie della rivoluzione che ha provocato oltre 40 morti nella provincia del Baluchistan, nell'Iran sudorientale. "Dietro le quinte ci sono i servizi segreti di Usa e Israele. Per punirli dobbiamo fare rappresaglie", ha affermato Ali Jafari, citato dall'agenzia d'informazione 'Isna'. "L'arroganza globale - ha aggiunto Jafari - deve sapere che non riuscirà a raggiungere i suoi scopi attraverso queste azioni". L'attentato di ieri è stato ufficialmente rivendicato dal movimento di gueriglieri filo-sunniti Jundullah, attivi in Baluchistan. Teheran, tuttavia, subito dopo l'attacco ha accusato il Pakistan - che proprio oggi si è impegnato con l'Iran per una piena cooperazione nell'inchiesta sull'attentato -, e i Paesi occidentali di aver appoggiato i militanti di Jundullah allo scopo di destabilizzare il Paese. Il capo dei pasdaran ha anche annunciato che "presto una delegazione di Teheran arriverà in Pakistan per fornire nuove prove e documenti al governo di Islamabad e chiedere l'estradizione di Abdul Malik Rigi". Jafari ha quindi spiegato che, secondo Teheran, i servizi d'intelligence di Stati Uniti, Gran Bretagna e Pakistan sostengono Jundullah (Soldati di Dio) e il suo leader Abdul Malik Rigi.
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