lunedì 4 gennaio 2010

No della Campania alle centrali nucleari

NAPOLI - Anche la Campania alza il suo muro contro gli impianti nucleari rilanciati dal ministro Claudio Scajola. La Regione governata da Antonio Bassolino ha provveduto a inserire il suo "no, grazie" all'interno di una manovra finanziaria di bilancio votata a fine anno. Nel testo si stabilisce che "in assenza di intese con lo Stato in merito alla loro localizzazione", il territorio campano viene precluso a impianti di produzione di energia nucleare, ma anche di fabbricazione e stoccaggio di combustibile nucleare, nonché a depositi di materiali radioattivi". In attesa che i siti vengano definiti, la Campania dichiara dunque off-limits il nucleare, in tutte le sue versioni. Anche se dalle tante voci ufficiose non era emersa finora l'ipotesi di un sito in Campania, fatta eccezione forse per la tentazione di utilizzare la dismessa centrale di Sessa Aurunca sul Garigliano come deposito. La norma ricalca quasi letteralmente quella varata circa un mese fa dalla Puglia di Nichi Vendola. E si aggiunge alla battaglia già intrapresa da altre Regioni con il ricorso avanzato alla Corte costituzionale contro il piano energetico nazionale. Proprio quel piano diventa ora il terreno di battaglia, dato che è lì che si individua il carattere strategico degli impianti e quindi anche la competenza dello Stato centrale.
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http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/ambiente/nucleare3/no-campania/no-campania.html

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