mercoledì 22 gennaio 2014

Animali, contro l'abbandono e come alternativa alla pensione arriva PetSharing

Roma, 21 gen. - (Adnkronos) - In tempi di crisi la parola d'ordine è 'condividere', e se termini come 'bike sharing' e 'car sharing' sono ormai entrati nel linguaggio comune, oggi, oltre alla macchina e alla bicicletta, è possibile condividere anche un animale domestico. E' il 'pet sharing' che ha una sua community online che mette in contatto chi è in cerca di ospitalità per il proprio animale domestico e chi, non potendo prendersene uno a tempo pieno, si mette a disposizione per farlo, almeno part-time.
Necessità fa virtù, e infatti a ideare l'associazione e il suo portale PetSharing.it è stata la statunitense Jennifer Schwartz: in Italia da due anni, con due cani al seguito, e spesso in viaggio sia per tornare periodicamente a casa sia per lavoro, ha voluto cercare una soluzione per i suoi amici a quattro zampe alternativa alla pensione, e ha messo in piedi la community che ora compie un anno con un centinaio di iscritti che richiedono e danno ospitalità non solo per cani e gatti, ma per tutti gli animali domestici, purchè legalmente posseduti.
Così si garantisce al proprio animale domestico la migliore sistemazione possibile quando si è costretti ad allontanarsi per motivi di lavoro o in luoghi dove lui non è ''ammesso'', durante le vacanze o per impegni imprevisti. Su PetSharing, ognuno rappresenta una preziosa soluzione per qualcun altro. Ma non solo: il pet sharing è anche uno strumento utile per contrastare l'abbandono di cani, sia perché offre una soluzione a portata di click, sia perché permette a chi non ha mai avuto un animale domestico di mettersi alla prova e di fare un'esperienza 'a tempo determinato' senza danneggiare nessuno.
Per garantire la massima sicurezza e tranquillità a chi deve lasciare il proprio animale domestico per qualche giorno, PetSharing esamina con attenzione le iscrizioni e chiede sempre di lasciare una recensione della propria esperienza. Ecco come funziona: dalla homepage del sito si scarica il modulo di registrazione che va compilato e inviato; le informazioni vengono controllate e l'associazione si riserva la possibilità di chiederne di aggiuntive. Si devono poi caricare le foto che vengono attentamente controllate, soprattutto quando si tratta delle immagini che riguardano gli spazi che ospiteranno gli animali.
A questo punto, se tutte le informazioni passano l'esame, si procede con la registrazione che prevede il versamento di una quota annuale di 30 euro e si entra in un database che permette a chi è iscritto (solo gli iscritti possono visionare i dati) di fare una ricerca utilizzando l'indirizzo o il cap, per controllare le disponibilità più vicine alla zona che interessa. Non è obbligatorio ricambiare l'ospitalità, che comunque si può offrire in base alle proprie esigenze.
"Finora le recensioni che abbiamo ricevuto dalle persone che hanno fatto questa esperienza sono tutte positive, sono anche nate amicizie e rapporti consolidati tra persone che si sono conosciute su PetSharing", dichiara all'Adnkronos Francesca Caloni che cura la comunicazione della community. Ogni iscritto alla community può non solo contare sul servizio di ospitalità gratuito per il proprio pet, ogni volta che necessita (sia presso la propria città o in alternativa presso una di passaggio o di destinazione durante le trasferte), ma anche usufruire di una ulteriore serie di vantaggi, come sconti.
http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Tendenze/Arriva-PetSharing-contro-labbandono-degli-animali-e-alternativa-alla-pensione_321134679389.html

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