venerdì 29 agosto 2008

Intercettazioni, Prodi: "Pubblicatele. No a legge contro la magistratura"

Roma, 29 ago. (Adnkronos/Ign) - "Vista la grande enfasi e, nello stesso tempo, l'inconsistenza dei fatti a me attribuiti da 'Panorama' non vorrei che l'artificiale creazione di questo caso politico alimentasse il tentativo o la tentazione di dare vita, nel tempo più breve possibile ad una legge sulle intercettazioni telefoniche che possa sottrarre alla magistratura uno strumento che in molti casi si è dimostrato indispensabile per portare in luce azioni o accadimenti utili allo svolgimento delle funzioni che le sono proprie''. Lo dice l'ex presidente del Consiglio intervenendo sulle intercettazioni che lo riguardano apparse oggi su 'Panorama'.
"Da parte mia non ho alcuna contrarietà al fatto che tutte le mie telefonate siano rese pubbliche", conclude Prodi. Poco prima Silvio Berlusconi aveva espresso la propria solidarietà sul caso al Professore.
"La pubblicazione di intercettazioni telefoniche riguardanti Romano Prodi, a cui va la mia assoluta solidarietà, non è che l'ennesima ripetizione di un copione già visto - sottolinea il premier-. E' grave che ciò accada e il Parlamento deve sollecitamente intervenire per evitare il perpetuarsi di tali abusi che tanto profondamente incidono sulla vita dei cittadini e sulle libertà fondamentali".
Continua ...
http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.2445527126

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