"Il punto su cui mi soffermo e' quello relativo alla reintroduzione della valutazione del comportamento degli alunni e delle alunne delle scuole, con l'innovazione del voto in decimi: la segnalazione di una condotta inammissibile e' attribuita al voto 5/10". Cosi' inizia la lettera aperta di Annapaola Laldi, collaboratrice dell'Aduc che ogni quindici giorni approfondisce tematiche su comportamento e cultura degli utenti e consumatori nella rubrica "La Pulce nell'Orecchio". E prosegue: "sono d'accordo che vi sia necessita' e urgenza di richiamare anche la componente studentesca al rispetto serio, profondo, convinto della civile convivenza, nella consapevolezza che a ogni diritto corrisponde un uguale dovere".La domanda al ministro e':"e' possibile chiedere ai soggetti che si trovano nella fascia d'eta' compresa fra 11/19 anni questo giustissimo rigore su una cosa cosi' importante come il rispetto della civile convivenza, in parole ed opere, se non proprio in pensieri, senza che, da parte degli adulti vi sia un pari, se non maggiore, rigore nelle loro parole ed azioni, soprattutto quando esse siano manifestate di fronte a un uditorio che, anche solo presumibilmente, comprenda bambini/e e ragazzi/e?""Purtroppo constato che tale rispetto viene sempre piu' calpestato anche da eminenti personalita' che addirittura ricoprono cariche istituzionali, e chehannoun'enorme responsabilita' anche nel fornire uno stile di comportamento, che non puo' non causare generale imitazione,specialmente fra i più giovani -o quanto meno creare degli alibi.In parole povere: come la mettiamo con "il dito" dell'onorevole Bossi, e "le corna" (e le altre "carinerie") dell'onorevole premier Berlusconi"? Se tutte queste "carinerie" le hanno fatte pubblicamente personaggi cosi' eminenti, che rappresentano l'Italia, e le hanno pure difese asserendo la liceita' e addirittura la "simpatia" di cotanto gesto, come si potra' contestare a un bambino o a un ragazzo questo stesso gesto? ..... E come potra' intervenire il dirigente scolastico che deve arginare la manifestazione di "carinerie" rivolte ai compagni, magari africani o indiani dal bulletto di turno, e come potra' sanzionare come "violenta" un'eventuale reazione della vittima, quando non ha potuto ritenere "violenta" l'espressione che l'ha provocata (in quanto, appunto, canonizzata come "carineria" dal presidente del consiglio in persona)?Gentile e cara onorevole Gelmini, e' inutile che mi dilunghi. Il concetto e' chiaro, e la mia preoccupazione e' davvero grande, non mi vergogno a dire che e' addirittura accorata.
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http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=240528
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