BRUXELLES - Nell'esame del caso Unipol non potranno essere utilizzate le intercettazioni delle conversazioni telefoniche nelle quali compare la voce di Massimo D'Alema. Il Parlamento Europeo ha infatti negato oggi la revoca dell'immunità parlamentare necessaria visto che all'epoca dei fatti l'ex ministro degli Esteri aveva un seggio a Strasburgo. La richiesta di revoca dell'immunità parlamentare riguardava infatti l'utilizzo "di intercettazioni indirette di parlamentari che conversano con utenti regolarmente intercettati". Il tutto nel quadro del procedimento penale relativo al tentativo di acquisizione della Banca Nazionale del Lavoro. La decisione dell'Europarlamento è stata presa in sessione plenaria a stragrande maggioranza: 543 voti a favore, 43 contro e 90 astensioni. A chiedere alla Camera dei deputati e al Senato di poter utilizzare quel materiale di prova, nel quale comparivano anche le conversazioni di altri politici eletti a Montecitorio e Palazzo Madama, era stato il 20 luglio 2007 il giudice per le indagini preliminari di Milano Clementina Forleo. Nell'ottobre 2007 la Camera aveva però rinviato a Strasburgo la richiesta relativa a D'Alema visto che all'epoca l'esponente degli allora Ds era europarlamentare.
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/politica/immunita-d-alema/immunita-d-alema/immunita-d-alema.html
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