Roma, 30 gen. (Apcom) - I processi-lumaca all'Italia sono già costati 118 milioni negli ultimi sei anni. I costi della lentezza della giustizia sono "assurdi" e il trend resta "allarmante". Lo ha riferito il primo presidente della Cassazione, Vincenzo Carbone, nella relazione con la quale stamattina ha inaugurato l'anno giudiziario. "L'incremento dei costi derivanti alla cosiddetta legge Pinto (che dispone il risarcimento dei danni per l'eccessiva durata dei processi) continua ad essere esponenziale e allarmante: alla fine del 2006 erano di 41,5 milioni e in due anni sono 81,3 i milioni già sborsati, più almeno altri 36,6 milioni dovuti ma non ancora pagati, per un totale di circa 118 milioni dal 2002 al 2008". I dati sono stati posti in rilievo dal primo presidente della corte suprema di Cassazione, Vincenzo Carbone, nel suo intervento all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Carbone, nella relazione, definisce "gravissimi e assurdi" i costi della legge Pinto e ricorda come finora in Italia siano stati celebrati "quasi 40mila processi solo per denunciare il ritardo di altri processi". Tra le distorsioni legate alla legge anche "la Pinto sulla Pinto, cioè la richiesta di risarcimento per il ritardo nella definizione non solo della prima causa, ma anche della causa sul ritardo, in una logica che può ingenerare abusi processuali".
http://www.apcom.net/newspolitica/20090130_124516_58514d0_55278.shtml
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