domenica 26 aprile 2009

Tutte le domande e le risposte sul virus - I sintomi avvertiti dall'uomo sono simili a quelli di una influenza: febbre alta, tosse, letargia ...

I sintomi avvertiti dall'uomo sono simili a quelli di una influenza: febbre alta, tosse, letargia e inappetenza.
ROMA - Il virus dell'influenza dei suini è nuovo e sconosciuto ma bisognerà aspettare le analisi sulle sue caratteristiche genetiche per avere le risposte sulla sua natura. Gli esperti stanno valutando i rischi di una nuova pandemia di influenza, la quarta dopo la Spagnola del 1918, l'Asiatica del 1957 e la Hong Kong del 1968. La velocità con la quale si sta diffondendo nelle ultime 24 ore fa pensare a un virus «potenzialmente pandemico», come ha rilevato sabato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
ESISTONO VARI TIPI DI INFLUENZA DA SUINI - Come tutti i virus influenzali, anche quelli che colpiscono i suini cambiano in continuazione. I maiali possono essere infettati anche dal virus dall'aviaria. Nel corso degli anni sono emerse diverse varianti del virus. Al momento esistono quattro principali virus influenzali di tipo A (H1N1, H1N2, H3N2 e H3N1) ma la maggior parte dei casi isolati appartengono al H1N1. I SINTOMI - I sintomi dell'influenza da suino avvertiti dall'uomo risultano essere del tutto simili a quelli di una influenza «stagionale». Febbre alta, tosse, letargia e mancanza di appetito. Alcune persone colpite dal virus hanno anche riferito di mal di gola, nausea, vomito e diarrea.
NON SI TRASMETTE CON IL CIBO - Non è possibile ammalarsi di influenza da suini mangiando carne di maiale o prodotti derivanti da carne suina. Per evitare qualsiasi rischio è preferibile, comunque, cucinare la carne ad almeno 70 gradi
FASI DEL PIANO ANTI-PANDEMIA - Delle sei fase di allerta previste nella scala di riferimento internazionale, quella indicata finora è la tre, che corrisponde a casi di trasmissione del virus da uomo a uomo nulli o molto limitati. Le fasi uno e due corrispondono, rispettivamente, alla fase interpandemica (basso o leggero rischio di casi nell'uomo). Con la terza fase scatta l'allerta pandemia. La fase successiva, la quarta, si riferisce a un aumento evidente di trasmissione del virus da uomo a uomo, con la comparsa di un virus mutato capace di infettare l'uomo. La quinta fase corrisponde ad un aumento significativo di infezioni da uomo a uomo e la fase sei è la pandemia vera e propria, con una sostenuta trasmissione del virus da uomo a uomo.
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http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_25/scheda_virus_suini_27222cca-31c2-11de-98f0-00144f02aabc.shtml

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