lunedì 8 giugno 2009

Il 'compagno Duch' ammette: "Uccidevamo i bambini in carcere"

Il responsabile del carcere, Kang Khev Iev, alias ‘’il compagno Duch’' ha confessato di aver ordinato di uccidere i piccoli imprigionati nel carcere di Tuol Sleng "per evitare che si vendicassero una volta divenuti adulti". Duch ha poi confermato che alcuni dei bambini vennero uccisi atrocemente, sbattendoli contro gli alberi.
Phnom Penh, 8 giugno 2009 - Ammissione choc davanti al tribunale speciale per i crimini commessi durante la dittatura comunista. I bambini imprigionati nel carcere di Tuol Sleng (S-21) dai Khmer rossi in Cambogia vennero atrocemente assassinati per evitare che si vendicassero una volta divenuti adulti: lo ha detto oggi il responsabile del carcere, Kang Khev Iev, alias ‘’il compagno Duch’'. ‘’Quando i bambini arrivavano al carcere avevo ordinato che fossero uccisi, perche’ eravamo preoccupati che potessero vendicarsi’’ se fossero sopravvissuti, ha detto Duch alla corte. ‘’Dovevo adempiere alle direttive del partito comunista’’, si e’ difeso l’ex capo dell’S-21, un liceo scientifico di Phnom Penh trasformato in un luogo di tortura, dove interrogo’ e fece morire almeno 15 mila persone. Duch ha poi confermato che alcuni dei bambini vennero uccisi atrocemente, sbattendoli contro gli alberi: ‘’Non ho ordinato io questo crimine, ma sono convinto che i miei compagni lo abbiano fatto’’. L’ex dirigente dei Khmer, nel corso del processo del tribunale speciale, istituito dal governo della Cambogia e dall’Onu nel 2003 dopo quattro anni di laboriosi negoziati, ha gia’ ammesso le sue responsabilita’ per i crimini commessi nella S-21. Rischia una condanna all’ergastolo.
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/06/08/188834-compagno_duch_ammette.shtml

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