sabato 4 luglio 2009

Berlusconi e la mafia

I boss mafiosi nei primi anni Novanta minacciavano Silvio Berlusconi perché volevano avere a disposizione una della sue reti televisive.
La richiesta sarebbe stata fatta attraverso una lettera scritta dai corleonesi, ora sequestrata, nella quale si legge un invito a Berlusconi affinché accolga le richieste che gli sono state fatte, "altrimenti dovrà essere compiuto il luttuoso evento". E in una telefonata con Della Valle, Berlusconi dice: "C'ho tanti casini in giro, a destra, a sinistra. Ce n'ho uno abbastanza grosso, per cui devo mandar via i miei figli, che stan partendo adesso per l'estero, perchè mi han fatto estorsioni... in maniera brutta", e aggiunge: "Sai, siccome mi hanno detto che, se entro una certa data, non faccio una roba, mi consegnano la testa di mio figlio a me e espongono il corpo in piazza del Duomo...".Il suo corpo non è stato esposto in piazza del Duomo, come sappiamo. Aggiungiamo anche che il fido compagno Marcello Dell'Utri, fondatore di Forza Italia, è stato condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, e che secondo la sentenza è stato il mediatore tra gli interessi di Cosa Nostra e Berlusconi...qualche idea strana viene in mente.
O è gossip anche questo?
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Leggiamo su Repubblica di oggi che è rispuntata per Magia una Lettera particolare, particolarissima, tra le carte del figlio di Don Vito Ciancimino.Totò Riina e Cosa Nostra avrebbero chiesto al nostro attuale Premier Silvio Berlusconi, siamo tra la fine degli '80 e l'inizio dei '90, di metter loro a disposizione una delle tre reti del Gruppo Mediaset. Canale 5, Italia 1 o Rete 4.Se Berlusconi non avesse accettato, carpiamo da una intercettazione pubblicata da Marco Travaglio sul blog Antefatto, Riina avrebbe mozzato la testa a PierSilvio Berlusconi, per poi spedirla al padre ed appendere il corpo in Piazza Duomo a Milano. Sappiamo che Berlusconi, cito testualmente, avrebbe "pagato senza problemi", purché Cosa Nostra la smettesse di "rompere i coglioni".Sappiamo che Berlusconi si tutelò in maniera perentoria, con successo, insomma, a suo modo: portandosi in casa su segnalazione del Senatore Pregiudicato della Repubblica Italiana Marcellino Dell'Utri, il Boss Mafioso Killer Trafficante Ergastolano Vittorio Mangano, alias "Lo Stalliere". La Testa di ponte di Cosa Nostra al Nord Italia. Sappiamo che il Giudice Borsellino, poco prima di morire, rilasciò un'intervista alla televisione francese in cui parlò di indagini riguardanti i rapporti tra Berlusconi, Dell'Utri, Mangano e Cosa Nostra. Fu l'Ultima Intervista. Sappiamo, leggendo le motivazioni [pdf completo] della Condanna a 9 anni per concorso esterno in Associazione Mafiosa del Senatore Pregiudicato Dell'Utri, che quest'ultimo ha rappresentato per molti anni il tramite tra gli interessi di Cosa Nostra e quelli di Silvio Berlusconi. [Video Easy]
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