mercoledì 1 luglio 2009

Berlusconi a Napoli:Odio sinistra rende difficile riforme Paese

Napoli, 1 lug. (Apcom) - La città che lo ha sempre osannato, che gli ha riservato solo "tuffi nel cuore della gente" - anche quando il suo Milan si batteva testa a testa lo scudetto con il Napoli di Maradona - questa volta riserva una brutta sorpresa a Silvio Berlusconi. Nella due giorni nel capoluogo campano il premier ha infatti collezionato due contestazioni. Poco numerose, per la verità. Ma molto rumorose. Fischi e insulti che non lo hanno lasciato indifferente anche se provenienti da disoccupati dell'Atitech e della Tirrena che viaggiano in cattive acque ormai da mesi e con problemi, come ammette lo stesso sottosegretario Letta, che sono ben noti all'esecutivo. Ma poco importa. E subito, prima di infilarsi al Teatro San Carlo per l'assemblea degli industriali della provincia di Napoli e per partecipare alla consegna dei premi per i "napoletani eccellenti nel mondo" tiene a precisare a vantaggio delle telecamere che "quelli che sentite sono gli insulti organizzati dalla sinistra. Li conosciamo bene e questa sinistra si dovrebbe vergognare". Lontano dal rispetto - che poco dopo indicherà addirittura come un "imperativo categorico" - dell'appello di Napolitano, il premier si lascia andare al suo vecchio sfogo contro la sinistra dicendo che "abbiamo, ahimè, questa sinistra che in effetti è la nemica del Paese". Una nemica che costringe l'Italia a muoversi per piccoli passi, con piccoli avanzamenti.
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http://www.apcom.net/newspolitica/20090701_051208_3f77d28_65241.shtml

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