lunedì 2 novembre 2009

Consulta, il giudice Napolitano "Introdurre il diritto di dissentire"

ROMA - "La segretezza non è una garanzia e nulla ha a che fare con l'indipendenza del giudice. Anzi, il voto segreto rischia di diventare un alibi per l'incoerenza". Il giudice della Corte Costituzionale, Paolo Maria Napolitano, auspica una "operazione di trasparenza" e chiede che al giudice in disaccordo con la maggioranza del collegio sia data la possibilità di esprimere la propria opinione dissenziente. E sulla necessità del "dissenting opinion" si schiera il centrodestra con Gaetano Pecorella. "Spero - dice il parlamentare che è anche uno degli avvocati di Berlusconi - che il Parlamento sia in grado di fare propria questa indicazione densa di significati non solo giuridici". Napolitano non vuole assolutamente parlare della sentenza sul lodo Alfano ma dice: "Esiste una questionedi carattere generale: quando si giudica una legge è impensabile procedere con la categoria del 'vero-falso', altrimenti si rischiano sempre guerre di religione".
Continua ...
http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/giustizia-14/giudice-napolitano/giudice-napolitano.html

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