giovedì 20 gennaio 2011

Ruby/Avvenire pubblica appello:Sconcertati e turbati come Colle

Roma, 20 gen. (TMNews) - "Tensione altissima. Al livelo di guardia". Il quotidiano della Cei 'l'Avvenire' tiene alta l'attenzione sul Premier Silvio Berlusconi e il caso Ruby, aprendo a tutta pagina sull'attacco a mezzo videomessaggio del Premier ai giudici che vorrebbero processarlo. E pubblica integralmente il testo di un appello sul caso Ruby del 'Movimento politico dell'unità' a cui, come evidenzia lo stesso quotidiano dei vescovi -aderiscono parlamentari cattolici aderenti a gruppi di centrosinistra, centrodestra e centro-, dal contenuto inequivocabile. "Il turbamento dell'opinione pubblica sottolineato dal Presidente della Repubblica per le gavi ipotesi di reato - concussione e ricorso alla prostituzione minorile- è anche il nostro. Il disoriamento e lo sconcerto di tanta gente che continuamente ci avvicina - si legge nel testo- è anche il nostro. Temiamo che questo ulteriore e possente colpo a credibilità e affidabuilità della classe politica nel suo complesso, possa determinare l'allontamento definitivo dalla partecipazione alla vita pubblica del Paese. Vogliamo duqnue cogliere l'occasione per una rigenerazione morale e corale per far compeure alal società un soprassalto collettivo di dignità ed aprire una fase nuova". D'altra parte, lo stesso direttore di Avvenire Marco Tarquinio, in risposta alle domande di un lettore su un tema diverso dal caso Ruby, coglie l'occasione per tornare a sottolineare come in Italia "c'è urgenza di buoni esempi". "Abbiamo bisogno - scrive fra l'altro Tarquinio- di onestà ed equità in ogni ambito civile e politico. Di dire sempre con coraggio cristiano quando non siamo d'accordo. Dobbiamo avere la forza e la tenacia di remare controcorrente tutte le volte che necessario. E, meglio ancora, fare arginare e correggere correnti sbagliate". E "dobbiamo pretendere da cittadini di far pesare pienamente il nostro voto su uomini e programmi, con la scelta diretta dei nostri rappresentanti in Parlamento che non possono e non debbono essere ancora selezionati e 'preferiti' solo dai capipartito".

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