mercoledì 5 ottobre 2011

Anche Moody's declassa l'Italia e sconfessa il governo Berlusconi

Anche Moody's declassa l'Italia e sconfessa il governo Berlusconi
ROMA - Nuova mazzata per l'Italia, inferta questa volta dalla agenzia di rating Moody's, che ha declassato l'affidabilità italiana da Aa2 ad A2. In più l'outlook (cioè le aspettative) è negativo; significa che ci si aspetta un nuovo taglio della affidabilità nei prossimi tre mesi. Nel rapporto allegato si precisa che il taglio è dovuto in parte ad una diffusa sfiducia verso la crisi europea, ma soprattutto a causa della bassa crescita che è prevista per l'Italia nei prossimi tre anni (le ultime previsioni danno una crescita zero, se non in recessione). Ovviamente, da buoni americani, Moody's offre la ricetta che sta portando al fallimento il proprio Paese: aumentare la precarizzazione del lavoro (lo chiamano "diminuire le rigidità del mercato del lavoro") e azzerare il welfare (viene definito "riduzione degli sprechi nella spesa pubblica"). La reazione del Presidente del Consiglio sono di completa noncuranza. In una nota Palazzo Chigi afferma che il governo sta lavorando per la crescita e che dall'Europa arrivano apprezzamenti per lo stato dei conti pubblici italiani. Mentre l'opposizione fa presente che questo declassamento è effetto del blocco completo che c'è nella politica italiana che, in questo momento di crisi, è chiamata ad occuparsi ancora di leggi ad personam per il premier, come la legge sulle intercettazioni o quella sulla prescrizione breve.

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