sabato 5 gennaio 2008

Bufera sui costi della politica

CATANIA - La Camera dei deputati potrebbe fare dietrofront rispetto allo sbandierato taglio agli aumenti di stipendio dei deputati. Il trucchetto è nascosto nelle pieghe della Finanziaria approvata alla fine di dicembre, che ha deciso di bloccare gli aumenti degli emolumenti di Camera e Senato per tutta la legislatura "in ossequio alla richiesta di sobrietà di tutte le istituzioni". Poichè i senatori si sono opposti al congelamento degli scatti automatici, a differenza dei deputati, tra i due stipendi si è creato 'un dislivello' che è ammissibile dal punto di vista giuridico. È dunque possibile ipotizzare che alla fine di gennaio i 630 deputati potrebbero trovarsi una busta paga di 5.613,59 euro: ben 127 euro netti in più rispetto allo scorso anno. Adesso la parola spetterà al presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, che ha 'tre alternative'. La prima, lasciare il disallineamento esponendosi a una molteplicità di ricorsi. Se la differenza tra le buste paga delle due Camere rimanesse tale, infatti, nulla vieterebbe ai deputati di fare ricorso (e di vincerlo) contro il vitalizio decurtato. La seconda opzione, quella più probabile, l'allineamento con il Senato. La terza è quella di fare un generale dietrofront, restituendo ai parlamentari anche gli arretrati dell'anno scorso mai corrisposti, mettendo nelle tasche dei deputati altri euro per evitare i ricorsi.I COSTI DELLA POLITICA SICILIANA. Ed allora che puntuali vengono riproposti i costi della politica siciliana, di fatto equiparati a quelli dei politici nazionali. Il netto mensile per il presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro è di 11.700 euro: 8.500 è lo stipendio base di parlamentare e 3.200 euro è l'indennità come capo dell'esecutivo. La cifra è stata recentemente fornita dallo stesso Cuffaro.I 90 deputati dell'Assemblea siciliana (l'Isola è regione autonoma) hanno l'indennità equiparata a quella dei senatori. Il bilancio interno dell'Ars, che comprende tutte le spese sostenute dal Parlamento siciliano, ammonta a circa 157 milioni di euro l'anno.LA PROPOSTA. "Allineare l'indennità di deputato regionale a quella di deputato nazionale". Il parlamentare del PD all'Ars, Nino Di Guardo, invoca l'azzeramento degli aumenti e l'equiparazione della busta paga a quella dei deputati nazionali e non più a quella dei senatori. "Il nostro Paese - spiega Di Guardo - sta vivendo un momento economico molto difficile, migliaia di famiglie non riescono ad arrivare a fine mese e vi è un numero sempre più crescente di nuovi poveri, un fenomeno sempre più dilagante soprattutto in Sicilia. Anche se previsti dalla legge trovo immorali gli aumenti. Una classe politica che vuole essere credibile deve pensare a ridurre diarie, rimborsi e privilegi".LO STIPENDIO DEL PRIMO MINISTRO ITALIANO.Il Presidente del Consiglio Romano Prodi nella Finanziaria 2007 si è ridotto lo stipendio annuo lordo di 36.900 euro. La diminuzione è in vigore dal 1 gennaio dello scorso anno in conseguenza della decisione di tagliare gli stipendi dei governanti del 30%. Il compenso lordo per l'intero 2007 del Premier è sceso a 86.101. Riduzione anche per ministri e sottosegretari con stipendi, decurtati di 24.601 e 22.179 euro, scesi a 57.401 e 51,761 euro. I COSTI DELLE ALTRE REGIONI. Dai 25.600 euro mensili del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder, ai 7.102 della Presidente dell'Umbria Maria Pia Lorenzetti. I compensi di presidenti e consiglieri di altre regioni autonome sono molto vari. Continua ... http://www.lasicilia.it/articoli.nsf/(ArticoliLaSiciliait)/5AEA6BD326500B91C12573C7005DBC65?OpenDocument

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