giovedì 14 febbraio 2008

Russia, Putin: ''Missili puntati contro chi minaccia nostra sicurezza nazionale''

Mosca, 14 feb. - (Adnkronos/Dpa/Xinhua) - Missili balistici russi riorientati contro l'Ucraina, ma anche contro la Polonia e gli altri Paesi dell'ex Patto di Varsavia, non appena apriranno le porte a siti militari occidentali. Mosca sarà costretta ''ad adottare contromisure''. Di fronte a 1.331 giornalisti russi e stranieri riuniti al Cremlino per quella che è diventata una tradizione della sua presidenza, una conferenza stampa di anno in anno più lunga, il presidente russo Vladimir Putin(nella foto), ha ribadito quanto aveva anticipato martedì dopo il suo incontro con il presidente dell'Ucraina, Viktor Yushchenko. La Russia ''sarà costretta a puntare i missili laddove sente che viene minacciata la sua sicurezza nazionale'', ha dichiarato.Inevitabile, a poco più di due settimane dalle elezioni, un bilancio dei suoi otto anni al Cremlino, oltre che la difesa di Dmitri Medvedev che ha designato suo successore. L'attuale primo vice premier ''sarà un buon presidente e un vero capo. Semplicemente, mi fido di lui''. ''In questo periodo ho lavorato come uno schiavo, nelle galere, dalla mattina alla sera, per arrivare a questo''. Questo, nel senso di una crescita annua del prodotto interno lordo costante all'8%, all'arresto lo scorso anno perfino del declino demografico registrato dal crollo dell'Unione sovietica, a ''nessuna mancanza grave'', al raggiungimento ''di tutti gli obiettivi prefissati''. Risultati che tuttavia ''non mi hanno mai tentato'' di rimanere al potere oltre la scadenza del mio mandato. ''Dicono che la dipendenza maggiore sia quella al potere, ma io non l'ho mai sentita''. Sarebbe ''assolutamente inaccettabile'' rimanere al potere dopo la fine del secondo mandato al Cremlino alla fine di maggio. ''Tutti devono rispettare la legge, prima di tutti e soprattutto il capo del governo'', ha dichiarato La Russia ''ora è uno dei leader economici mondiali'', insiema alla Thailandia, alla Malaysia e alle altre tigri asiatiche. ''Qualcosa di più efficace - ammette - avrebbe potuto essere fatta'' per il controllo dell'inflazione, ora al 12%. Ma ''abbiamo fondato uno Stato''. Alla fine degli anni Novanta, ''non avevamo un paese unito, non avevamo neanche un inno nazionale''. ''Sollevando sentimenti anti russi in Polonia, è più facile far passare la decisione di dislocare missili in quel Paese'', ha affermato il presidente russo. Accusando i leader politici sia a Varsavia che a Kiev di aver preso decisioni senza consultare i loro elettori. Contro la volontà dei cittadini. ''Saremo costretti a riorientare i nostri sistemi missilistici su oggetti che consiedriamo minacce alla nostra sicurezza nazionale''. ''Chi ha chiesto ai polacchi, volete questo sistema o no?''. ''La richiesta dell'Ucraina di aderire alla Nato è una passo ''non democratico'' e ''contrario alla volontà della maggioranza degli ucraini''.

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