giovedì 14 febbraio 2008

La Spezia - Falso cieco da 40 anni: denunciato

Spezia, indennità e invalidità a 72enne Un 72enne spezzino, che per oltre 40 anni si è finto cieco ricevendo l'indennità di accompagnamento e la pensione di invalidità, è stato denunciato alla procura della Repubblica di La Spezia. I carabinieri del reparto operativo, dopo una delicata indagine, hanno scoperto che il non vedente, in realtà, ci vedeva eccome e hanno ipotizzato a suo carico il reato di truffa aggravata continuata ai danni dello Stato. Oltre a ricevere l'indennità, che cumulava poi con la pensione, l'uomo era riuscito a farsi assumere beneficiando dei vantaggi di legge, nell'ambito dei posti riservati agli invalidi: proprio alla stessa Inps, dove ha effettivamente lavorato per 25 anni. Ad incastrarlo è stato a dicembre un normale controllo stradale. Il pensionato era stato sorpreso dai carabinieri alla guida di un'Ape Piaggio, sprovvisto del patentino. Ha pagato regolarmente la contravvenzione, ma da allora i militari dell'Arma si sono insospettivi in quanto l'uomo aveva dichiarato di essere invalido e sono partite le indagini, con tanto di riprese filmate che documentano l'uomo alla guida del mezzo nelle strade della provincia. Dopo diverse verifiche, i militari hanno scoperto che l'anziano era stato dichiarato invalido nel 1965 per motivi di cecità e assunto come centralinista presso la sede Inps de La Spezia, su segnalazione dell'Unione italiana ciechi. Nel 1971 aveva chiesto l'aggravamento e dal 1977 risultava cieco assoluto. Dopo 25 anni di servizio alle dipendenze dell'Inps, era stato collocato a riposo nel 1991. Da quella data percepiva l'idoneità di accompagnamento ammontante a circa 800 euro mensili, cumulata alla pensione di invalidità, più la pensione come dipendente dell'Inps. Il 72enne più volte, successivamente alla dichiarazione di cecità assoluta, si era persino allontano dal luogo di lavoro in motorino ed era stato anche ripreso dai suoi superiori per essersi allontanato nell'orario di lavoro. Ora la Corte dei Conti sta valutando il danno erariale, non inferiore a 300mila euro, contando soltanto quanto percepito indebitamente come pensione di invalidità.

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