sabato 6 settembre 2008

Via le vie! - di Umerto Eco

Dedicare una strada a Craxi o a Mussolini. Ciclicamente la questione torna alla ribalta. Ci vorrebbe una legge che proibisce di intitolare una strada a chi non sia morto da almeno cento anni
Va bene che d'estate e specie intorno a ferragosto non vi sono molte novità di cui parlare, tranne alcuni massacri in Georgia, che fanno meno notizia delle olimpiadi, ma sono stato colpito in queste settimane dalla ripresa di un tema che oserei definire ormai eterno. Da qualche parte si è tornato a discutere perché qualcuno voleva dedicare una strada a qualche personaggio compromesso col fascismo, o a figure controverse come quella di Bettino Craxi - o cancellare il nome di un'altra strada, forse in Romagna dove, passando per i piccoli centri, si è colpiti dall'abbondanza di vie Carlo Marx e vie Lenin. Francamente la cosa è diventata insopportabile e c'è un unico modo per uscirne: una legge che proibisca di intitolare una strada a chi non sia morto da almeno cento anni.Naturalmente con la legge dei cento anni, a parte Carlo Marx, nel 2045 ci sarà qualcuno che intitolerà una via a Benito Mussolini, ma pazienza, i nostri nipoti allora quarantenni (per non dire di eventuali pronipoti) avranno idee confuse sul personaggio. Oggi i buoni cattolici romani passeggiano tranquillamente per via Cola di Rienzo, senza sapere che non solo ha avuto anche lui il suo piazzale Loreto, ma che a intitolargli una strada così importante sono stati i massoni post-risorgimentali per far dispetto al papa.
Continua ...
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Via-le-vie!/2039907/18

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