mercoledì 27 maggio 2009

Idv non deposita mozione sfiducia non raggiunte le firme necessarie

ROMA - L'Italia dei valori non depositerà la mozione di sfiducia nei confronti del premier Silvio Berlusconi a causa della mancanza delle 63 firme di deputati necessarie alla sua presentazione. Lo ha spiegato a Radio Radicale il deputato dell'Idv Francesco Barbato. L'iniziativa è stata lanciata da Antonio Di Pietro dopo il caso Mills. Casini: "Una baggianata". Per D'Alema "iniziativa senza senso".
L'Idv. "Solo per motivi tecnici verrà stoppata questa iniziativa - ha spiegato Barbato - mentre non si fermerà neanche per un minuto il nostro impegno a fianco dei cittadini per difendere i diritti dei cittadini e per contrastare le prevaricazioni, le prepotenze e l'arroganza di questo capo del governo e di questo suo schieramento. Noi stiamo facendo la vera opposizione in Parlamento, e fa bene Di Pietro ad alzare la voce e a dire che un premier non può permettersi di minacciare la libera informazione, al di là delle sue attività private di cui comunque un capo di governo deve dare sempre conto".
La polemica con Udc e Pd. Sulla questione è andata avanti per giorni una polemica con l'Udc e con il Pd. Secco il giudizio di Pier Ferdinando Casini, che ha definito "una baggianata", la mozione di sfiducia dell'Id. "Che senso ha - ha detto Massimo D'Alema a Repubblica tv - alla vigilia delle elezioni provocare, con una mozione, un dibattito in Parlamento in cui noi gliene diciamo di tutti i colori e la conclusione è che la maggioranza si compatta intorno a Berlusconi? Sarebbe una sfida all'Ok Corral il cui esito è già definito".
La mozione del Pd. Nei giorni scorsi il Pd aveva annunciato una propria mozione "per avanzare la richiesta politica al presidente del Consiglio affinché dimostri che il lodo Alfano non era finalizzato ai suoi processi ma aveva un carattere generale e quindi rinunci al lodo e accetti di affrontare la giustizia come tutti gli altri cittadini italiani".
Di Pietro: "Berlusconi novello Nerone". "L'Italia dei Valori non ha remore a firmare la mozione del Pd sul lodo Alfano ma è acqua fresca riportare in parlamento solo il lodo Alfano alla luce della sentenza Mills", ha replicato oggi Antonio Di Pietro. "Il problema è politico e va affrontato con una mozione di sfiducia perché solo così si può informare il paese dell'attentato alla democrazia e all'economia che sta portando avanti questo novello Nerone nostrano".

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