lunedì 27 luglio 2009

L'ombra dei servizi sulle stragi. Intervista a Gioacchino Genchi

«Andate a vedere là, al castello Utveggio, quella è roba vostra» ha detto Totò Riina venerdì parlando per la prima volta dopo 17 anni con i magistrati di Caltanissetta e accreditando l’ipotesi che sulla strage di via D’Amelio ci sia, anche, la mano dei servizi segreti. È il passaggio forse più significativo del colloquio investigativo durato quasi tre ore. Ed è un passaggio che si ritrova pari pari nelle motivazioni di sentenze passate in giudicato. «Le testimonianze del dottor Gioacchino Genchi e della dottoressa Rita Borsellino hanno offerto contributi determinanti su quello che realisticamente potrebbe essere stato l’intervento di soggetti esterni su Cosa Nostra (nella realizzazione delle stragi, ndr)» si legge nella sentenza di condanna per la strage di via d’Amelio. E ancora, qualche pagina dopo: «Il dottor Genchi ha chiarito che l’ipotesi che il commando stragista potesse essere appostato nel castello Utveggio, ipotesi utile per ulteriori sviluppi, era stata lasciata cadere da chi conduceva le indagini».
Continua ...
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/18166/48/

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