martedì 25 gennaio 2011

Ruby, il premier al contrattacco: stasera riunisce stato maggiore del Pdl

Silvio Berlusconi

ROMA - Il premier Silvio Berlusconi passa al contrattacco. Dopo lo show e gli insulti al telefono a Gad Lerner durante la trasmissione L'Infedele su La7 di ieri, il Cavaliere ha convocato per stasera intorno alle ore 21, un incontro con i vertici del Pdl.
Il Cavaliere riunirà questa sera i coordinatori, icapigruppo e qualche ministro (dovrebbe esserci sicuramente Angelino Alfano) per studiare la strategia con cui fronteggiare l'inchiesta sul caso Ruby, che vede il premier indagato per concussione e prostituzione miorile a Milano, e che sta mettendo sempre più in difficoltà il governo.
Si è tenuto intanto questa mattina un vertice del terzo polo con Gianfranco Fini, Per Ferdinando Casini e Francesco Rutelli. Alla riunione, nella sede di Api, erano presenti anche Linda Lanzillotta e Bruno Tabacci per Api, Lorenzo Cesa per l'Udc, Pasquale Viespoli e Adolfo Urso per Fli.
«Dobbiamo avere tutti la consapevolezza che ci troviamo in un passaggio cruciale, perché siamo di fronte al discredito del paese ma anche alla paralisi del governo, all'abbandono dell'Italia, dei problemi e dei bisogni dei cittadini». Lo ha affermato questa mattina il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, chiudendo la riunione della segreteria nazionale del Pd insieme ai segretari regionali. «Ormai il paese non ha più la barra, non ha una guida. Il governo è impantanato nei problemi di Berlusconi e non sta facendo niente di niente».
«Si preferisce uno scontro al calor bianco sulla legislatura piuttosto che fare le riforme. Credo ci sia una contraddizione esplosiva di un Pdl che rivendica un certo stile di vita: dietro questo consenso c'è un Pdl che cerca di costruire il partito dei valori cattolici tradizionali con i voti di una persona che dice "fate quel che volete". Credo che questa situazione esploderà». Così il deputato Fli Benedetto Della Vedova, a Omnibus, spiega la situazione dentro
la maggioranza. «Sono stupito - ha affermato Della Vedova - del silenzio all'interno del Pdl su questo tema: noi siamo andati via per questo motivo. Se nessuno nel Pdl dimostra l'intelligenza di dire "a", questo dimostra lo stato del Pdl». «Al di là della vicenda penale - ha continuato Della Vedova riferendosi al caso Ruby - ci sono i fatti, che sono chiari come il sole: uno stile di vita libero e spregiudicato, del tutto incompatibile e incoerente con il ruolo di guida e, mi si passi il termine, di uomo-immagine del partito dei valori cattolici tradizionali, contro le coppie di fatto, omosessuali e eterosessuali, le normative anti-discriminatorie e anti-omofobiche, l'educazione sessuale nelle scuole, la "propaganda" del profilattico».
Mercoledì il voto sulla sfiducia a Bondi. Il voto sulle mozioni di sfiducia individuale nei confronti del ministro Sandro Bondi si terrà mercoledì pomeriggio nell'Aula di Montecitorio. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo della Camera che ha convocato la seduta a partire dalle ore 16 con le dichiarazioni di voto. Il voto finale dovrebbe esserci circa un'ora dopo.
La mozione di sfiducia contro Bondi, il ministro: no a rinvii. «Un ulteriore rinvio della mozione di sfiducia che mi riguarda sarebbe intollerabile. C'è un limite anche a giocare con la dignità delle persone per squallide ragioni di interesse politico». Così il ministro della Cultura Sandro Bondi aveva detto in precedenza no all'ipotesi del rinvio della mozione di sfiducia nei suoi confronti a causa delle assenze per un concomitante Consiglio d'Europa.

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