domenica 24 aprile 2011

Camusso: "Grande mobilitazione contro la trovata del decreto-imbroglio"

La leader Cgil attacca: il provvedimento potrebbe non essere convertito e servire solo a far saltare la consultazione. "L'acqua, come la scuola e la sanità è un bene primario, di cui si può parlare solo in termini pubblici"
di ROBERTO MANIA

ROMA - "Serve una mobilitazione della politica e della società civile per impedire il decreto-imbroglio che sta preparando il governo con l'obiettivo di far saltare il referendum sull'acqua. Bisogna dire all'esecutivo che un'operazione di questo tipo non si può fare". È la proposta di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, che ha messo la sua firma per la richiesta del referendum contro la privatizzazione del servizio idrico. In sintonia con il Comitato promotore pensa che l'acqua sia ancora un "bene primario" e che per questo, come la scuola e la sanità, non se ne possa parlare se non in termini "pubblici". Di "benessere della collettività", dice.
Perché parla di "decreto-imbroglio"? Anche nel passato i governi sono intervenuti con leggi per evitare i referendum.
"Sì, ma mai l'hanno fatto per decreto".
Vuol dire che mancano i requisiti di necessità e urgenza?
"Non solo. C'è di più. Credo che ci sia un problema giuridico non secondario. Ed è qui l'imbroglio: il decreto potrebbe ben non essere convertito in legge e dunque servire esclusivamente a impedire lo svolgimento del referendum. Un imbroglio, appunto".
Continua ...

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