sabato 14 maggio 2011

Libia, imam lancia fatwa contro l'Italia per i raid Nato su Brega

(Xinhua)
Tripoli, 14 mag. (Adnkronos/Aki) - E' una vera e propria fatwa contro "Italia, Francia, Gran Bretagna, Qatar e Danimarca" quella lanciata da un imam libico, identificato come Noureddin al-Mijrah, nel corso di una conferenza stampa a Tripoli. Il religioso ha infatti invitato il mondo musulmano a uccidere "1.000 persone per ogni imam" morto ieri in un raid della Nato sulla città di Brega, in Libia. Secondo il portavoce del governo libico, Moussa Ibrahim, sono morti undici imam nel raid.

Ibrahim, citato dal sito web dell'emittente 'al-Jazeera', ha definito l'attacco"un crimine barbaro", precisando che i religioni sono stati uccisi mentre stavano dormendo. Il portavoce ha infine sottolineato che gli imam facevano parte di un gruppo di religiosi giunti a Brega per pregare per la fine del conflitto.

La Nato conferma l'attacco al bunker nella città di Brega, nell'est della Libia, nel quale, secondo il governo del colonnello Gheddafi, sono rimasti uccisi gli undici imam. "Sebbene non possiamo confermare queste affermazioni, deploriamo la perdita di vite innocenti quando essa si verifica", ha dichiarato l'Alleanza, per la quale "l'edificio di Brega era chiaramente identificato come un centro di comando".

Secondo il membro del Comitato dei ricercatori dell'università egiziana di al-Azhar, Abdel Mouti al-Bayoumi, le minacce "non sono una fatwa, ma è propaganda di qualche religioso vicino al regime ". "Se la Nato pensava di bombardare un edificio militare allora si è trattato di un errore", afferma ad Aki-Adnkronos International. "Secondo la sharia la morte per errore prevede un risarcimento in denaro, la deya, pari al valore di quattro chili d'oro", spiega l'esponente di al-Azhar, una delle massime istituzioni islamiche mondiali.
Continua ...

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