venerdì 12 agosto 2011

P3: indagini su pagamenti Berlusconi-Dell'Utri e Angelucci-Verdini

Le operazioni al centro degli accertamenti Roma, 12 ago - I versamenti di Berlusconi sono stati fatti su un conto di Dell'Utri che presentava un rosso di 3,1 milioni. Il primo bonifico da parte del premier risale al 2 maggio 2008 e viene effettuato nella filiale del Monte dei Paschi di Siena di Segrate. Importo, 1,5 milioni. I soldi vengono accreditati sul conto di Dell'Utri il 22 maggio: "La posizione del cliente al momento della disposizione - scrivono le Fiamme Gialle - presentava un saldo negativo di 3.150.134 euro e il bonifico ricevuto serviva a riassorbire l'esposizione debitoria". Secondo i militari del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, la posizione ''in esame presso la banca e' classificata a incaglio a causa di due finanziamenti erogati a favore del senatore Dell'Utri che non presentano un andamento regolare": si tratta di un "mutuo ipotecario di 2 milioni di euro non in regolare ammortamento in quanto risultano 10 rate in mora". Seguono altri due bonifici, il 15 febbraio e l'11 marzo 2011, con cui Berlusconi, tramite Banca Intesa Private Banking, versa a Dell'Utri altri 8 milioni, sempre a titolo infruttifero. Quelli di Antonio Angelucci si riferiscono invece all'acquisto di una villa, una ex proprieta' della famiglia Gucci, con tanto di parco di 20mila metri quadrati, piscina e campo da tennis, da parte di Verdini e della moglie, Maria Simonetta Fossombroni, che a tal fine accendono in banca, a dicembre 2006, un mutuo da 8 milioni. Alcune rate restano inevase, ed e' a questo punto che, secondo il rapporto della Guardia di Finanza, interviene Angelucci che a febbraio di quest'anno fa estinguere il mutuo dei coniugi Verdini con tre bonifici effettuati presso la filiale Roma 5 del Banco di Brescia: uno da 5 milioni, uno da 2,5 milioni e uno da 600mila euro. Il conto di Angelucci da cui partono i bonifici era stato rifornito con una provvista di 10 milioni di euro provenienti dalla societa' lussemburghese Lantigos, secondo gli investigatori riconducibile agli Angelucci. Una operazione che non convince gli uomini del Nucleo valutario che chiedono "il nulla osta per comunicare i fatti ai competenti reparti del corpo della Guardia di Finanza" perche' valutino eventuali profili di irregolarita' fiscale. Dlu 12-08-11 19:47:09

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