giovedì 26 dicembre 2013

Grillo, attacco di Natale a Napolitano: "Il 31 sarà il suo ultimo discorso"

Sul suo blog un posto "Merry Christmas Mr. President". Lo descrive come di consueto al pari di un re e pronostica: "Impeachment, poi sulla panchina"
ROMA - "Ogni anno a Capodanno, da tempo immemore, il presidente faceva un discorso al popolo. Questa tradizione si ripete forse l'ultima volta. A gennaio lo aspetta una richiesta di impeachment per la sua decadenza. Un atto spiacevole verso chi ha dedicato la sua intera esistenza alla patria. Un atto da parte di una forza politica a lui forse ignota, della cui presenza non si era accorto, il presidente non sentiva infatti i boom. L'impeachment è un atto d'amore per consentirgli di godere un meritato riposo con la sua famiglia e di trascorrere serene giornate sulle panchine del Pincio con dei vecchi amici. Chissà se ringrazierà. Merry Christmas, mister President". E' il finale irridente di un lungo post che Grillo pubblica oggi sul suo blog. 

Una promessa di battaglia contro il Presidente che è ormai una delle campagne di punta del leader del M5S. Auguri ironici a qyuello che, nel lungo "messaggio", Grillo descrive come un "re in quel Paese in cui la monarchia non esisteva da tempo.  Pur non essendo un re, regnava come un re. Viveva in una reggia che superava per sfarzo i palazzi dei reali d'Europa". 

Quindi in sintesi la descrizione polemica dei passaggi essenziali della recente storia politica: "Come un regnante - scrive ancora Grillo - nominava i suoi primi ministri... Il vecchio signore era una presenza intramontabile. Rassicurante. La parola del presidente era sacra, inviolabile, non poteva essere udita dai magistrati. Quando ciò accadeva e una sua conversazione con un indagato veniva registrata, il presidente faceva cancellare i nastri. Il suo nome, come quello di Dio, non poteva essere nominato invano neppure nelle assise parlamentari". 

"Il presidente - prosegue Grillo - non aveva data di scadenza, pur prevista nella Costituzione, e si faceva rieleggere, per il bene del Paese... si credeva indispensabile, si circondava di corti di saggi scelti con estrema oculatezza che avrebbero dovuto riscrivere le regole. Dettava le condizioni del suo permanere ai primi ministri, ridotti alla stregua di gran ciambellani".
http://www.repubblica.it/politica/2013/12/25/news/grillo_a_natale_contro_napolitano-74478160/

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