lunedì 25 febbraio 2008

Turismo: la Spagna minaccia il BelPaese

Più divertimento e trasgressione a costi più accessibili. Per questo i turisti europei affollano le coste spagnole e considerano l'Italia elitaria e disorganizzata
Dopo il superamento (anche se non accertato) della Spagna sull'Italia in fatto di Pil pro-capite, arriva la conferma che anche sul fronte turistico la Spagna sia migliore del BelPaese. Due documenti, in due giorni, hanno messo in luce non solo che la Spagna rappresenta una grande minaccia turistica per l'Italia, ma soprattutto che i suoi servizi piacciono di più ai turisti europei: sono più divertenti, trasgressivi e soprattutto meno costosi. Seppur il BelPaese si riconfermi un polo attrattivo di assoluta rilevanza in Europa, i turisti europei scelgono più volentieri Barcellona a Firenze, Madrid a Roma, i colori dell'Andalusia alla Costiera Amalfitana. La ragione, ha spiegato un'analisi comparativa dei modelli turistici italiano e spagnolo elaborata dall'Istituto Piepoli per la Confturismo-Confcommercio, presentata lo scorso venerdì a Milano, sta nella maggiore efficienza dei servizi messi a punto dalle autorità spagnole, che in fatto di organizzazione, a quanto pare, non hanno rivali. Le strategie di promozione elaborate in Spagna, che negli ultimi 15 anni ha fatto del turismo un'assoluta priorità, sono più mirate di quelle del BelPaese, che dunque non deve sorprendersi se copre il 33esimo posto dell'indice mondiale della competitività turistica, 18 posti dietro al Paese di Zapatero. E poi i costi: ristoranti, ingressi ai musei e hotel sono considerati, soprattutto dai giovani, decisamente più accessibili dell'Italia, definita, al contrario, elitaria e difficie da visitare. Lo dimostra l'affluenza di 273 milioni di persone, nel 2007, negli alberghi spagnoli, che si sono aggiudicati il record europeo nella classifica pubblicata oggi dall'Eurostat, l'ufficio statistiche della Comunità europea. Il BelPaese, con i suoi 250 milioni di turisti, si classifica al secondo posto in Europa, precedendo la Germania (215), la Francia (204) e la Gran Bretagna, dove i turisti nel 2007 sono stati 198 milioni. Il settore del turismo, sottolinea l'Eurostat, continua a crescere in Europa, dove si è registrata un aumento del 3,1% nel 2007, anche se il tasso è calato rispetto agli anni precedenti: il 2006, ad esempio, aveva registrato un tasso di crescita del 4,3%, in calo rispetto al 4,6% del 2005.

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