lunedì 29 settembre 2008

Banche europee sull'orlo del collasso - Usa, accordo per salvare Wall Street

Londra nazionalizzerà l'istituto Bradford & Bingley, in nottata salvato il gruppo belga-olandese Fortis, intervento pronto anche per il colosso Dexia. A Washington accordo sul piano da 700 miliardi
Roma, 29 settembre 2008 - Questa mattina il governo di Londra nazionalizzerà l'istituto di credito Bradford & Bingley, in buona parte vendendolo allo spagnolo Banco Santander e rilevandone il settore mutui. Si tratta, dell'ennesimo 'bailout' mentre si approfondisce la crisi globale del credito. E' di questa notte la notizia che il gruppo belga-olandese Fortis si salva - dopo una riunione-maratona del governo di Bruxelles - grazie a un altro pacchetto d'aiuti da 11 miliardi di euro, fornito congiuntamente da Belgio, Olanda e Lussemburgo che entrano nel capitale. Ma il governo belga si sta preparando ad intervenire anche per salvare il gruppo bancario Dexia, colosso dei servizi finanziari in difficoltà. Lo fa sapere il ministro delle Finanze belga Didier Reynders. Il gruppo franco-belga Dexia è crollato oggi in Borsa a Bruxelles, -33% a sette euro. Di fronte a questa situazione il ministro. Il forte ribasso in Borsa è dovuto ad indiscrezioni legate ad un possibile aumento di capitale. Da inizio anno le azioni Dexia in Borsa hanno già perso il 59% e la capitalizzazione è scesa a 8,2 miliardi di euro. E' stato 'Le Figaro' a parlare di possibile aumento di capitale e sull' onda di questi 'rumors' sono fioccate le vendite sul titolo. Il mese scorso gli analisti di Dresdner Kleinworth avevano indicato in Dexia, Barclays, Fortis e Deutsche Postbank, gli istituti che potrebbero avere necessità di una forte ricapitalizzazione. IL PIANO DI SALVATAGGIO DI WALL STRETT Ci sono però speranze che mentre anche il settore bancario europeo appare sull'orlo del collasso, il rischio recessione sia bloccato dall'accordo trovato a Washington sul piano di salvataggio di Wall Street: 700 miliardi di dollari per comprare dalle banche in rovina i cosiddetti "toxic assets", le obbligazioni emesse sui mutui e non più sostenibili. Al Congresso la Camera dei rappresentanti dovrebbe approvare oggi la misura che poi passerà al Senato.
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http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/09/29/121544-banche_europee_sull_orlo_collasso.shtml

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