sabato 15 novembre 2008

La tassa sulla depurazione pagata anche nei comuni dove la depurazione non c'è

Il Codacons chiede la restituzione della tassa che grava sull'acqua nei comuni in cui non avvienela depurazione: circa 800 euro da restituire a ciascuna famiglia per gli ultimi 5 anni di tassa di depurazione pagata indebitamente. Con sentenza n. 335/2008, dice l'associazione dei consumatori, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale dell'articolo 14 della legge n. 36 del 1994 nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione e' dovuta dagli utenti "anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianticentralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi". Per effetto di tale sentenza - spiega il Codacons - l'applicazione della 'tassa' fognaria e di depurazione, da parte dei quei Comuni che non dispongono di un servizio di depurazione delle acqua reflue, e' da considerarsi illecita ed illegittima. Nasce proprio da questa sentenza una nuova azione legale del Codacons a tutela dei cittadini italiani. "Tutte le famiglie italiane che hanno pagato bollette per 'imposta fognaria' ed 'imposta di depurazione' per un servizio in realta' inesistente, possono chiedere indietro quanto versato nel corso degli ultimi 5 anni - spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi -. Stimiamo che in 5 anni ogni famiglia abbia pagato una media di circa 800 euro per imposte legate ad acqua e fognature; soldi percepiti indebitamente e che ora devono essere restituiti".
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=88318

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