PESHAWAR, 09 DIC - Torna a farsi sentire la guerriglia talebana. Per la seconda notte consecutiva i guerriglieri hanno assaltato camion della Nato nei pressi di Peshawar, appiccando il fuoco e distruggendo un centinaio di veicoli con il loro carico di scorte destinate alle truppe dell'Alleanza in Afghanistan. L'azione coincide con la divulgazione di uno studio secondo cui i talebani sono presenti in modo permanente nel 72% del territorio afgano.
"E' stato pressocché lo stesso tipo di attacco condotto la notte prima da circa duecento miliziani armati", ha sottolineato un portavoce Nato commentando quanto avvenuto vicino a Peshawar. Il primo blitz aveva preso di mira due depositi alle porte della stessa città, situata nella regione del Pakistan non lontana dalle aree tribali e dalla frontiera afgana, e aveva permesso ai ribelli di distruggere oltre un centinaio tra blindati leggeri 'Humvee', camion, altri veicoli e svariate decine di container.
E a testimonianza di quanto sia forte il radicamento della guerriglia basta scorrere l'analisi del 'think tank' indipendente europeo International council on security and development (Icos). Secondo lo studio i talebani sarebbero radicati in modo stabile sul 72 per cento del territorio afgano. Un forte incremento rispetto al 54 per cento dello scorso anno. Nel rapporto dell'Icos si parla di una "presenza permanente" in aree in cui si registra una media di uno o più attentati a settimana da parte degli insorti.
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