martedì 3 febbraio 2009

Di Pietro; 'Procura fa bene a indagarmi, ora tocca a Dominioni'

Roma, 3 feb. (Apcom) - Antonio Di Pietro considera "un atto dovuto" l'iscrizione del suo nome da parte della Procura di Roma per le frasi su Giorgio Napolitano pronunciate alla manifestazione di piazza Farnese e si dice certo che presto sarà iscritto fra gli indagati per calunnia anche il Presidente delle Camere Penali Oreste Dominioni, autore della denuncia nei suoi confronti. "Bene ha fatto - commenta Di Pietro l'atto giudiziario - la Procura di Roma ad iscrivere, come atto dovuto, la denuncia presentata dall'avvocato Dominioni, allo stesso tempo Presidente dell'Unione delle Camere Penali e legale della famiglia Berlusconi. La Procura farà altrettanto bene quando iscriverà il nome di Dominioni e di chi, insieme a lui, mi ha calunniato sulla falsa presupposizione che io abbia offeso il Capo dello Stato. Una persona di tale levatura culturale e preparazione professionale dovrebbe sapere che è un grave errore affidarsi a ricostruzioni giornalistiche sommarie, piuttosto che accertare prima quel che è successo realmente. Io porterò con me, come testimoni, oltre 200 mila persone che, attraverso la diretta streaming, hanno assistito al mio intervento. L'avvocato Dominioni porterà solo un generico 'sentito dire'". "Ma, forse, la verità - conclude Di Pietro- è molto più banale: chi ha fatto quelle denunce non intende perseguire un fine di giustizia, ma soltanto fare un favore ai propri clienti. Spiace che, per fare ciò, abbia coinvolto un'importante istituzione quale quella dell'Unione delle Camere Penali".
http://www.apcom.net/newspolitica/20090203_150101_1715bcb_55531.shtml

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