sabato 25 aprile 2009

La procura di Roma non restituisce l'archivio. Genchi si appella a Napolitano.

Apprendiamo proprio ora che nonostante l’ordinanza del Tribunale del Riesame la procura di Roma ha deciso deliberatamente che non restituirà l’archivio sottratto lo scorso 13 marzo a Gioacchino Genchi. Il consulente delle procure ha invocato l’immediato intervento del capo della Stato, della Pg di Roma e della procura di Perugia.
“Siamo in presenza – ha detto - di un atto di eversione giudiziaria di una gravità inaudita. Negli atti del sequestro vi sono infatti acquisizioni importantissime riguardanti gli stessi magistrati della procura di Roma che hanno eseguito il sequestro”.
E’ roba da matti. E da criminali. La procura di Roma, nonostante l’ordinanza del Tribunale del Riesame che scagiona Gioacchino Genchi da tutte le accuse mosse contro di lui non vuole restituire l’archivio sottratto al consulente delle procure lo scorso 13 marzo. Nell’ambito di un’operazione di sequestro disposta dai procuratori Toro e Rossi ed eseguita dagli uomini del reparto tecnico del Ros di Roma, guidati dal colonnello Pasquale Angelosanto.Gioacchino Genchi, si legge in quelle carte firmate dal presidente estensore Francesco Taurisano – che proponiamo in forma integrale (SCARICA IN PDF 1 - 2) – ha agito correttamente, non ha violato la legge quando, nella veste di collaboratore dell’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, ha acquisito ed elaborato i tabulati telefonici relativi a utenze in uso a parlamentari ed esponenti dei servizi di sicurezza, né ha violato la privacy quando ha effettuato 2600 interrogazioni all’Anagrafe Tributaria utilizzando l’abilitazione del Comune di Mazara del Vallo. Non arrecando “nocumento” ad alcuno.
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http://www.antimafiaduemila.com/content/view/15078/78/

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