Ieri abbiamo ricevuto questa mail da alcuni membri del sito meetup.com/altoparlanti, anche loro presenti a L’Aquila in piazza d’armi il giorno di pasquetta, mentre con un dispiegamento incredibile di uomini e mezzi venivano triturate e fatte sparire le macerie degli edifici sotto inchiesta per i crolli sospetti che hanno causato decine di vittime. Questo è il video che hanno prodotto i due redattori:Site.it aveva già denunciato quanto accadeva in piazza d’armi e pubblicato le foto con alcune targhe dei mezzi coinvolti nell’opera di distruzione delle macerie.
Il giorno successivo, per impedire la sparizione di prove importanti per l’accertamento delle responsabilità, la Procura di L’Aquila ha disposto il sequestro dei resti “rimasti” degli immobili oggetto di inchiesta. Subito dopo è stato creato il pool di magistrati antimafia per vigilare sulla ricostruzione in Abruzzo.
Come già scritto nelle nostre corrispondenze dalle zone colpite dal sisma, il grave episodio testimonia di piazza d’armi della situazione precaria in cui versa la giustizia nelle zone terremotate, in cui ogni forma di attività è sotto il controllo esclusivo dei vertici della Protezione civile: procuratori che dormono in auto, tribunale e Corte d’appello distrutte o inagibili, forze dell’ordine disarticolate nelle loro attività, enti locali esautorati di ogni potere. Per fronteggiare l’emergenza informativa - nei campi gli sfollati non ricevono giornali - abbiamo aperto una nostra redazione di fortuna dove stampiamo site.it/sollevatiabruzzo, un ciclostilato da distribuire nelle tendopoli.
Leggi tutto e guarda il video:
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/15196/48/
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