Scalfaro lo difende. Assente il sindaco Moratti. Di Pietro: «Non è la giornata del "volemose bene" ipocrita»
MILANO - Non è stata accolta bene la presenza del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alla manifestazione per celebrare il 25 Aprile a Milano (le foto). Il governatore lombardo, in corteo con il gonfalone, è stato più volte fischiato. Per lui un coro di «vai via, vergogna». Formigoni tuttavia non si è scomposto e ha proseguito la sua marcia durante il corteo liquidando il gesto come «una piccola minoranza di facinorosi. Oggi qui - ha detto - dobbiamo difendere la libertà di tutti». Aspre contestazioni per Formigoni anche in piazza Duomo, non appena ha preso la parola dal palco. Nonostante i fischi assordanti, durati per circa 5 minuti, Formigoni ha continuato a parlare davanti ai manifestanti. «Il nostro popolo conferma la nostra scelta democratica e la propria scelta antitotalitaria. Il sentimento antitotalitario è la vera natura del 25 Aprile», ha detto Formigoni, scatenando i fischi della piazza. «Pochi o tanti che siano, pretendono di far vincere il clima dell'intolleranza», ha commentato poi Formigoni.
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