domenica 31 maggio 2009

Gli attacchi di Berlusconi - di Nicola Tranfaglia

Abbiamo un presidente del Consiglio che ha preso di mira con offese e insulti sempre più sanguinosi i due organismi che in uno stato democratico esercitano, o dovrebbero esercitare, il proprio controllo sul governo e sul suo capo: i magistrati e i giornalisti. Sono i poteri che separano le democrazie dalle dittature e che fin dai primi decenni dell’Ottocento caratterizzano le une e le altre. I rivoluzionari americani del 1776 come gli scrittori francesi delle prime repubbliche parlamentari non si sono mai stancati di ripetere che la divisione dei tre poteri fondamentali come una stampa libera e una magistratura indipendente sono alla base di uno stato liberale.Ma Berlusconi non fa mai passare più di un giorno o due senza attaccare i giornalisti o i giudici definendoli politicizzati o addirittura eversori dell’ordine costituito. Tra i primi attacca persino quelli che lavorano nelle testate di sua proprietà. Perché non accetta questi, che, sia pure con grande cautela, diano notizie di quel che gli capita o di cui è protagonista.Con i secondi reagisce con particolare durezza se dalle inchieste giudiziarie emergono i suoi costumi, già provati in passato o in altri processi, di corrompere chi ostacola i suoi affari non di rado assai poco limpidi.
Continua ...
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/16452/78/

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