mercoledì 10 giugno 2009

Grillo contro tutti, show al Senato - Agli atti 'psiconano' e 'zoccole'

Il comico è stato ascoltato in audizione dalla commissione affari Costituzionali di Palazzo Madamaper il ddl di iniziativa popolare sull'ineleggibilità dei condannati e la reintroduzione della preferenza.
Avete approvato il lodo Alfano per evitare la galera a Berlusconi ora volete limitare il diritto del cittadinoad essere informato. Siete illegali, incostituzionali ed antidemocratici. Dimettetevi al più presto".
ROMA - Beppe Grillo approda in parlamento e il termine 'psiconano', che il comico genovese ha usato in tanti spettacoli e comizi di piazza per definire il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è stato sdoganato nell'Aula del senato e finisce agli atti. Insieme alla parola 'zoccole'.
Come rappresentante dei promotori del disegno di legge di iniziativa popolare sull'ineleggibilità dei condannati e la reintroduzione della preferenza, Grillo è stato ascoltato in audizione dalla commissione affari Costituzionali di Palazzo Madama. Beppe Grillo, in completo blu e camicia bianca con cravatta, si è presentato puntuale davanti ai senatori.
"Voi non siete abituati ad ascoltare gente di spettacolo, e io non sono abituato a voi", ha subito premesso, prima di iniziare a leggere un testo dai toni durissimi.
"Oggi viene approvata - ha sottolineato - una legge che limita le intercettazioni e mette il bavaglio all'informazione. Io sarò, presumo, il primo condannato perché farò disubbidienza civile.
Il primo pensiero dello 'psiconano' non è il Paese, ma sempre e solo non farsi beccare. Avete approvato il lodo Alfano per evitare che Berlusconi finisse in galera, ora volete limitare il diritto del cittadino ad essere informato".
Secondo Grillo, però, "la marea sta montando, lo 'psiconano' può fare comizi ormai solo nelle piazze chiuse, in cui fa entrare come a Firenze, come a Prato, solo la sua claque. Ha inventato la piazza chiusa, lo difendono la sua scorta e gli avvocati. Gli sono rimasti quelli, insieme a uno stuolo di giornalisti definiti servi dalla stampa estera.
Gli italiani non stanno più con lui, e tantomeno con chi gli ha permesso come Violante e Fassino per 15 anni di superare ogni conflitto di interesse".
"E' veramente uno schifo - ha accusato il comico genovese - che tra i nostri rappresentanti ci siano condannati in primo grado, in secondo grado o indagati. Senatori come Cuffaro e Dell'Utri sono senatori per meriti giudiziari".
"Questa Commissione, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare - ha continuato Grillo - con la democrazia. Sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore, hanno scelto 993 amici, avvocati e scusate il termine, qualche zoccola. E li hanno eletti. Li hanno eletti loro, non i cittadini, che non hanno potuto scegliere i loro rappresentanti".
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