mercoledì 10 giugno 2009

Legge Elettorale; Grillo: In Parlamento indagati, avvocati e 'zoccole'

Roma, 10 giu. (Apcom) - Beppe Grillo ricevuto in audizione dalla commissione Affari costituzionali del Senato, ne approfitta per una dura requisitoria contro la politica.
"E' veramente uno schifo - accusa il comico genovese, convocato per illustrare i contenuti della proposta di legge di iniziativa popolare sulla legge elettorale - che tra i nostri rappresentanti ci siano condannati in primo grado, in secondo grado o indagati. Senatori come Cuffaro e Dell'Utri sono senatori per meriti giudiziari".
"Questa commissione, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare - continua Grillo - con la democrazia. Sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore, hanno scelto 993 amici, avvocati e scusate il termine, qualche zoccola. E li hanno eletti. Li hanno eletti loro, non i cittadini, che non hanno potuto scegliere i loro rappresentanti".
"Cari membri della commissione, siete illegali, incostituzionali, antidemocratici", dice ancora l'animatore della Rete dei Meetup, che alle recenti elezioni amministrative ha presentato anche alcune liste locali. "Per rispetto a voi stessi e agli italiani, dovreste dimettervi al più presto.
Luigi De Magistris e Sonia Alfano sono due italiani per bene eletti da cittadini per bene. Dovreste cominciare a preoccuparvi di questi cittadini: De Magistris ha avuto 450mila voti, è il secondo in Italia,m la signora Alfano 165mila voti, la prima donna in Italia, senza televisioni e senza giornali. Chi si è recato alle urne ha potuto sceglierli, perché questo non deve essere possibile anche per il Parlamento italiano?"
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