mercoledì 10 giugno 2009

Intercettazioni, Pd Idv e Udc si appellano a Napolitano: ''Ennesima fiducia mortifica il Parlamento''

Roma, 10 giu. (Adnkronos) - "Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo aver fatto il lodo Alfano, per assicurarsi l'impunità, e il lodo Apicella, per portare a spasso la sua corte dei miracoli con aerei di Stato, ora vara il lodo intercettazioni per permettere alla casta politica e finanziaria di questo Paese di sfuggire alle maglie della giustizia".
Lo dichiara il leader Idv Antonio Di Pietro(nella foto), che oggi non potrà essere in Aula per l'esame sul ddl intercettazioni a causa di controlli clinici a seguito di un versamento congiuntivale. "Insomma, siamo in piena notte della Repubblica -aggiunge- e dobbiamo fermare democraticamente questa dittatura fascistoide e piduista prima che sia troppo tardi. E' chiaro: l'era Berlusconi si avvia al tramonto. Gli italiani cominciano a rendersi conto che egli non è quello statista che vuol far credere di essere, ma solo -conclude- un approfittatore del sistema mediatico, pubblico e privato, che controlla e utilizza a suo uso e consumo per carpire il consenso e per fare eleggere i suoi accoliti". Intanto Pd, Idv e Udc rilanciano l'allarme e scrivono al presidente della Repubblica: il reiterato ricorso al voto di fiducia, espropria il Parlamento delle sue funzioni e "compromette pericolosamente l'equilibrio che la Costituzione disegna tra governo e maggioranza e tra maggioranza e opposizione".
Di fronte alla 15esima fiducia (questa volta a essere "blindato" dall'esecutivo è appunto il ddl sulle intercettazioni), i capigruppo dell'opposizione a Montecitorio hanno deciso unitariamente di rivolgersi a Giorgio Napolitano, dopo aver più volte denunciato in aula alla Camera l'abuso della decretazione d'urgenza.
Continia ...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/?id=3.0.3410355543

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