lunedì 9 novembre 2009

Minzolini difende il Lodo Alfano - Bindi: "Sono esterrefatta"

ROMA - L'abolizione dell'immunità parlamentare è stata "un vulnus" alla Costituzione, e "c'è da auspicare che sia sanato". Così il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, che all'argomento ha dedicato un editoriale nel corso dell'edizione delle 20 del telegionale prendendo di fatto le difese del Lodo Alfano. Secondo il direttore, la riforma costituzionale del '93 fu "un atto di sottomissione" della politica alla magistratura, confermata dall'elezione di numerosi magistrati in Parlamento, con la conseguenza che "il Parlamento non è riuscito a mettere in cantiere una riforma della giustizia". Spunto per l'editoriale sono le dichiarazioni - di qualche giorno fa - del pm Antonino Ingroia che Minzolini definisce "un programma politico che il magistrato ha giustificato con la difesa della Costituzione. Solo che la Costituzione che Ingroia vuole salvaguardare - afferma Minzolini - almeno su un punto sostanziale non è quella originale. Nella Carta infatti, insieme all'autonomia della magistratura, i padri costituenti, cioè i vari De Gasperi e Togliatti, inserirono l'istituto dell'immunità parlamentare: non lo fecero perché erano dei malandrini ma perché ritenevano quella norma necessaria per evitare che il potere giudiziario arrivasse a condizionare il potere politico".
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http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-15/minzolini-immunita/minzolini-immunita.html

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