domenica 30 gennaio 2011

Egitto, la polizia apre il fuoco Assalto al Museo, chiuse le Piramidi

Suleiman nominato vicepresidente. Il ruolo era vacante dall'ascesa al potere di Mubarak, trent'anni fa.

MILANO - Non si placa la rivolta in Egitto. Anche se la quinta giornata della collera, più che dagli scontri di piazza (che hanno fatto un centinaio di vittime), è stata funestata da saccheggi e devastazioni. Vandali hanno anche assaltato il museo egizio del Cairo rompendo le vetrinette di esposizione, e lasciando a terra, talvolta in pezzi, preziosi e delicati reperti dell'antico Egitto, prima che l'esercito prendesse il controllo. Bande di ladri avrebbero razziato inoltre l'ospedale pediatrico del centro tumori della capitale. Il Paese è nel caos: in serata è stato dato alle fiamme il palazzo della direzione centrale dell'Ufficio egiziano del fisco e nell'aeroporto dell Cairo sono bloccati 2.000 passeggeri circa, in maggioranza senza prenotazione e diretti verso Arabia Saudita, Emirati Arabi, Giordania e Libano. E almeno 19 jet privati decollati nel pomeriggio dal Cairo sarebbero giunti in serata a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Al Jazeera ipotizza si tratti di figure di primo piano dell'economia egiziana fuggite per il timore che la rivolta in corso da 5 giorni in Egitto degeneri in una rivoluzione ancor più sanguinosa. Il presidente, come annunciato in nottata,ha lavorato alla formazione del nuovo governo. Il ministro dell'aviazione civile Ahmed Shafik è stato incaricato di formare il nuovo governo (succede ad Ahmed Nazif) e il capo dei servizi segreti Omar Suleiman è stato nominato vicepresidente. Si tratta di una svolta: è la prima volta che Mubarak nomina un vice dalla sua ascesa al potere, trent'anni fa. Suleiman, 75 anni, è una personalità di rilievo e da più parti è considerato il candidato del Partito nazional democratico per le prossime elezioni presidenziali. Alla Difesa sarebbe andato il capo di Stato maggiore Sami Anan mentre agli Interni sarebbe stato nominato un altro generale Ahssan Abdel Rahman. Queste ultime due nomine in particolare sono respinte come «insufficienti» da gran parte dei movimenti di opposizione, tra cui spicca quello di Mohammed ElBaradei.

Continua ...

Nessun commento:

Posta un commento