domenica 10 aprile 2011

Il Cavaliere e la strategia dell'alta tensione "Temo altri stop alla prescrizione breve"

I sospetti su Fini. E ai suoi dice: devo far capire che la vittima sono io. Alfano lo rassicura: "Legge a misura di Consulta, pochi processi cancellati"

di LIANA MILELLA
ROMA - C'è un condizionale che tiene in allarme Berlusconi in queste ore. Che lo mette di umor nero e gli fa temere un possibile "agguato" parlamentare. Quel condizionale l'ha pronunciato Fini quando, riferendosi al voto che ci sarà mercoledì a Montecitorio sulla prescrizione breve per gli incensurati, norma che il Cavaliere avrebbe voluto già veder approvata da tempo per liberarsi del processo Mills, ha pronunciato un "dovremmo finire" quel giorno. E lì le orecchie del capogruppo Cicchitto si sono drizzate avvertendo aria di possibile pericolo.
Ma c'è anche dell'altro, sempre nella direzione di un possibile terremoto per bloccare la nuova norma "salva Silvio". Ben altri due elementi di preoccupazione. Il primo riguarda il Pd e un gran lavorio, definito dai berlusconiani di vero e proprio "filibustering", per mandare sotto la maggioranza su uno degli oltre 200 emendamenti ancora da votare. Il secondo attiene alle pressioni che, per quello che hanno subodorato i berlusconiani, il centrosinistra starebbe indirettamente facendo sul Quirinale per spingerlo a bloccare in qualche modo la legge.
Lo scenario che si apre non può che mettere di traverso l'inquilino di Palazzo Chigi. Perché tra martedì e mercoledì la sua maggioranza, nonostante la seduta notturna di martedì sia già in programma, potrebbe subire lo smacco di non riuscire ad approvare la prescrizione breve.
Continua ...

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