venerdì 15 aprile 2011

Roma, parla il consigliere gambizzato: "Agguato non legato a vicende personali"

Andrea Antonini in conferenza stampa a Casapound (Adnkronos)
Roma, 15 apr. - (Adnkronos/Ign) - "Escludo che l'agguato di ieri sia legato a vicende personali, credo piuttosto che il movente sia politico, e mi riferiscono a questioni legate a speculazioni e soldi". A parlare è il consigliere del XX municipio di Roma e vicepresidente di Casapound, Andrea Antonini, che ieri è stato gambizzato in via Flaminia con due colpi di pistola da due persone a bordo di uno scooter. Oggi la Digos ha fatto un nuovo sopralluogo nel punto in cui è avvenuto l'agguato.

L'indagine è affidata al pubblico ministero Luca Tescaroli, che è in attesa di una relazione da parte degli investigatori. Dagli elementi raccolti fino ad oggi non sembra che sia emersa una pista ben precisa da seguire. E cio' anche se non si esclude che il ferimento di Antonini possa essere la conseguenza di contrasti nell'ambito dell'attivita' politica che lo impegna.

"Mi hanno sparato da un metro di distanza e non mi hanno poggiato la pistola sulla gamba. Non e' stata usata una sparachiodi ma un'arma da fuoco. Una sparachiodi non fa il botto" ha detto oggi Antonini.

"E' opportuno non gettare altra benzina sul fuoco, il nostro atteggiamento sara' calmo e riflessivo, quello di chi sa di avere ragione - sottolinea l'esponente di CasaPound -. Per quanto ci riguarda non e' successo nulla". Certo, "quello che e' accaduto ieri e' un fatto grave, odioso, vigliacco. Noi facciamo attivita' politica - aggiunge - da tanti anni in tutti gli ambiti, da quello della socialita' a quello dell'emergenza abitativa, settori in cui spesso girano speculazioni, affari e interessi. E' possibile che la nostra azione incessante possa avere infastidito. Non abbiamo idea di chi sia stato, di quale sia il contesto in cui e' maturato questo agguato, accertarlo spetta solo alle forze inquirenti. Ma da oggi tutto ricomincia come prima, la nostra attivita' continuera' come ieri a volto scoperto, lo dobbiamo a chi ha riposto fiducia in noi, a chi di noi si e' fidato".
Continua ...

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