venerdì 22 aprile 2011

Vita da Scilipoti: insulti per strada, 50 minuti dal premier e no alla poltrona

«Io sottosegretario? L'offerta l'ho rifiutata. Alla prossima legislatura vedremo. Temo aggressioni fisiche»

Domenico Scilipoti
Domenico Scilipoti
ROMA - È risuccesso. Il deputato Scilipoti passava davanti a Palazzo Chigi, quando una signora sui 45 gli ha strillato: «Vergognati di quello che hai fatto, ha ragione Bersani!». Scilipoti la signora non saprebbe nemmeno descriverla, ma se l'è presa con Bersani, che mercoledì aveva suggerito di cambiare così la Costituzione, un solo articolo: «La Repubblica è basata su Scilipoti».

«Bersani ha scatenato un clima di odio nei miei confronti», dice il deputato Scilipoti. Le parole di Bersani possono istigare violenza? «Certo, comincio ad avere paura di aggressioni fisiche. Ma Bersani non è il solo. Mi ha attaccato Veltroni, Fini per primo parlò di un governo Berlusconi-Scilipoti e poi la Bindi, vicepresidente della Camera, non mi difese mentre in aula mi gridavano munnizza».

Domenico «Mimmo» Scilipoti, classe 1957, è quel deputato di Terme Vigliatore, provincia di Messina, che il 14 dicembre abbandonò l'Italia dei Valori di Di Pietro e con altri ha salvato il governo Berlusconi. Medico specializzato in ginecologia, e anche agopuntore. È uno dei «Responsabili», così chiamati per il sostegno al governo. Poiché proviene da un partito ultrà contro Berlusconi, poiché ha un fisico compatto e mobile, Scilipoti è subito scattato dall'anonimato alla fama, sia pur quella del traditore. Bambolotto puntaspilli dell'antiberlusconismo.

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http://www.corriere.it/politica/11_aprile_22/vita-da-scilipoti-insulti-per-strada-50-minuti-dal-premier-e-il-no-alla-poltrona-andrea-garibaldi_1b8dad7a-6ca4-11e0-902f-2f9ba9bc9f1b.shtml

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