domenica 15 maggio 2011

Eutanasia, Zurigo boccia la proposta di vietare il suicidio assistito agli stranieri

Berna, 15 mag. (Adnkronos/Ign) - Secondo le prime proiezioni, si profilano due 'no' alle iniziative del cantone di Zurigo in votazione oggi sul divieto di assistenza al suicidio agli stranieri che fanno ricorso alle associazioni svizzere come Exit o Dignitas. Lo riferiscono i siti web locali, spiegando che sarebbero state respinte dall'80% della popolazione. Uno dei quesiti referendari, in particolare, chiedeva di permettere il ricorso alle associazioni unicamente a chi è residente nel cantone da almeno un anno.

L'obiettivo dei promotori, Unione democratica federale e Partito evangelico, era quello di ridurre il fenomeno del cosiddetto "turismo della morte". La legge federale permette esclusivamente l'aiuto passivo al suicidio, cioè la fornitura - su esplicita richiesta del paziente che intende porre fine alla sua esistenza - degli "strumenti" per farlo. E' invece proibita l'eutanasia attiva diretta, cioè un omicidio mirato a ridurre le sofferenze di un'altra persona.

L'altra iniziativa in consultazione chiedeva invece di sottoporre alle Camere federali un'iniziativa cantonale per rendere punibile l'istigazione al suicidio.

"Uno schiaffo morale a chi non voleva consentire a queste persone sofferenti di poter ottenere i servizi che medici e associazioni elvetiche davano loro accompagnando e assistendo i malati a porre fine ai propri giorni di sofferenza nel modo più dignitoso", commenta all'Adnkronos Emilio Coveri, presidente di Exit Italia, Centro di studi e documentazione sull'eutanasia, l

"Nei giorni scorsi - sottolinea Coveri - ho potuto incontrare a Zurigo gli amici della Dignitas, l'associazione che accoglie gli stranieri e accompagna e assiste coloro che hanno richiesto il suicidio assistito nella forma e nei termini previsti dalla legge svizzera per terminare i propri giorni dignitosamente. Quella che veniva formulata era una proposta indecorosa, indecente che discrimina enormemente le persone che soffrono e che per fortuna è stata bocciata a grandissima maggioranza".

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