venerdì 26 agosto 2011

La vita dei senatori vale 9 milioni di euro

Una polizza vita per gli inquilini di Palazzo Madama. Molto munifica

Quanto costa assicurare la vita al senatore? Non poco, al contribuente italiano. Palazzo Madama, scrive sul Fatto Carlo Tecce, ha appena pubblicato un bando per un’assicurazione sulla vita.

Anzi, due: una per la scomparsa improvvisa, una per infortunio o patologie gravi. Non è facile garantire una protezione a 321 (compresi i 5 a vita) distinti signori con una media età di 56 anni, lo Stato sa che il sacrificio va pagato caro. Il Senato ha cambiato cifre in gioco e bandi di gara per l’e n n esimo regalo di Casta. Non c’è un’azienda, animata da spirito patriottico, pronta a immolarsi per le istituzioni. Il primo appalto è andato in buca, il più salato e curioso. Vincono le Generali: 8,7 milioni di euro per assicurare i senatori in caso di morte (per sei anni). Una spesa di circa 4,5 mila euro l’anno per ciascuno dei 321, una franchigia altissima. E una descrizione fulminea nei documenti ufficiali del Senato: “L’appalto ha per oggetto la stipula di una convenzione assicurativa per il caso di morte (rischio assoluto) degli onorevoli”. Asta deserta, invece, per il “ramo danni”, infortuni o decesso per i mille dipendenti e ancora per i senatori.
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